Tendenze a Parigi Art Basel 2024
Dato il contesto di crisi deplorato dagli operatori del mercato dell'arte negli ultimi mesi, la tendenza generale nella scelta degli artisti esposti rifletteva una grande cautela: molti dei nomi presentati erano infatti storici, ricercati e già affermati sul mercato dell'arte. Poche le sorprese dalle gallerie di medie e grandi dimensioni, che hanno esposto le loro "blue chips", riunendo grandi artisti contemporanei e maestri del Novecento.
Un primo giro della fiera ha rivelato le opere di Anish Kapoor presso Continua, di Olafur Eliasson con la sua Power Tower in mostra presso lo stand della galleria Neugerriemschneider, di Jean-Michel Othoniel presso Perrotin e la galleria coreana Kukje, e di Daniel Buren presso Cardi e Bortolami.
La Galerie Meyer Riegger (Berlino, Karlsruhe) ha presentato una sublime tela di Miriam Cahn, di notevoli dimensioni (185 x 180 cm) e di inequivocabile potenza nella scelta del soggetto. Venduto per 182.000 euro il primo giorno di fiera, la sua presenza nello stand ha permesso alla galleria di promuovere diverse altre opere dell'artista (disegni su fotografie e dipinti), esposte in riserva. Le porte si sono aperte su un'opera di grande impatto di Miriam Cahn: un olio su tela che evoca una sanguinosa scena di parto, emblematica del suo violento corpus di opere. La galleria Jocelyn Wolff ha presentato tre carboncini su carta, potenti ritratti che anticipano la mostra "devoir-pleurer" dedicata a Miriam Cahn, in programma a Romainville.
Numerosi sono stati i dipinti, le sculture e le installazioni, con un'enfasi sull'arte figurativa, che sta crescendo d'importanza di anno in anno. Anche l'arte tessile era ben rappresentata, così come le opere in vetro, che catturano facilmente l'attenzione dei visitatori (Damien Hirst, Olafur Eliasson, Tarik Kiswanson, Anish Kapoor...). La fotografia, un po' più discreta ma sempre presente nonostante l'arrivo di Paris Photo all'inizio di novembre, è stata illustrata da grandi nomi come la coppia tedesca Bernd e Hilla Becher. La presenza di opere monumentali è rimasta timida, ma non preoccupante visto che la fiera di Basilea ne ha fatto la sua specialità. Per quanto riguarda l'arte video e digitale, in gran parte assente dalla fiera parigina Art Basel, un raro esempio si trovava nello stand della galleria Exo Exo, con le installazioni video dell'artista emergente Lou Fauroux.
Alcune gallerie hanno comunque scelto di esporre giovani artisti, soprattutto con l'obiettivo di migliorare il loro profilo e dare loro visibilità internazionale. È il caso di Edgard Sarin e Rayan Yasmineh, entrambi diplomati alle Beaux-Arts de Paris ed esposti da Private Choice alcuni anni prima.
Facendo eco alle mostre storiche attualmente in corso a Parigi, le gallerie hanno infuso i loro allestimenti con i nomi di artisti moderni dei movimenti Pop Art, Arte Povera e Surrealismo. In occasione del lancio della mostra "Pop Forever, Tom Wesselmann &..." alla Fondation Louis Vuitton, il 17 ottobre 2024 le gallerie Gagosian e Almine Rech hanno esposto dipinti a olio di Tom Wesselmann (venduti da Almine Rech per 400.000 - 500.000 dollari).
La mostra dedicata all'Arte Povera alla Bourse du Commerce - Fondation Pinault quest'autunno/inverno spiega la presenza nello stand di Peter Freeman di opere di Franz Erhard Walther e Charles LeDray. Presso Konrad Fischer erano presenti anche opere di Mario Merz e Giuseppe Penone.
Infine, cenni alla mostra sul Surrealismo del Centre Pompidou, in occasione del centenario del trattato di André Breton, si sono visti a Loevenbruck con una selezione di opere surrealiste, tra cui la bambola di Hans Ballmer, e nello stand di Applicat-Prazan con opere di Oscar Domínguez, Wifredo Lam, Roberto Matta e André Masson.
Julie Merle, 24 ottobre 2024.
[i] Rafael Pic, "Art Basel Paris 2024: prime vendite solide", Le Quotidien de l'Art, n. 2915, 17 ottobre 2024.