Djabril Boukhenaïssi
Diplomato nel 2018 all'École Nationale des Beaux-Arts di Parigi, Djabril Boukhenaïssi esprime la sua sensibilità attraverso la pittura e la stampa. Quando ha iniziato, ha girovagato per le navate del Louvre per allenare l'occhio e la mano, e da allora la sua pratica è stata impregnata di influenze del XIX e XX secolo.
Le tecniche che adotta sono il risultato di una lunga e meticolosa ricerca, che non si disgiunge mai dalle sue riflessioni artistiche e filosofiche. Il mezzo deve entrare in risonanza con il soggetto: l'acquaforte e l'acquatinta si uniscono, così come l'olio e il pastello. olio e pastello.
Attraverso le sue letture, Djabril Boukhenaïssi si interroga sul nostro rapporto con la memoria e il tempo. rapporto con la memoria e il tempo. Tra i suoi riferimenti, Le onde di Virginia Woolf, pubblicato nel 1931: l'opera contrappone due tesi divergenti sulla temporalità, difese rispettivamente da Bergson e Bachelard. Come possiamo percepire lo scorrere del tempo, quando le nozioni di durata e continuità si oppongono al concetto di istante? Dove si collocano i nostri ricordi? Come si evolvono le costellazioni di immagini che popolano la nostra memoria?
Nel 2023, Private Choice presenta una serie di opere basate sul tema della perdita e scomparsa. Come per materializzare i ricordi che gli sfuggono mentre cerca di trattenerli, l'artista alterna lavaggi di pittura a olio cancellati con acquaragia e veli di pastello, giocando con la porosità e la fragilità di quest'ultimo mezzo. I personaggi sono solitari, la loro immagine mentale è mutevole, sequenziata e talvolta fantasticata.
Nella sua opera L'infanzia, l'artista fa rivivere sulla tela le reminiscenze della sua giovinezza, illustrando la casa in cui ha vissuto da bambino. Immerso nel cuore di un paesaggio silenzioso, l'edificio conserva le proporzioni di un tempo, che però sono cambiate con l'età adulta.