Mariana Hahn
Dopo aver studiato teatro all'ETI di Berlino, Mariana Hahn si è laureata in arti visive alla Central Saint Martins di Londra nel 2012. Nella sua pratica, l'artista si interroga sugli archivi e sui processi di archiviazione, sulla memoria del proprio corpo e sulla propria genealogia, e sul loro trasferimento ad altri media, siano essi carta, rame o altri materiali organici e minerali. L'acqua e il sale, infatti, permettono all'artista di apporre la propria silhouette su grandi e sottili lastre di rame, quando stampa il proprio corpo coperto di sudore dopo una corsa, quando incide alcune righe con la lingua o quando, vicino a cumuli di sale, mormora poesie. Il suo corpo diventa il substrato e il vettore della memoria. Le superfici segnate diventano i suoi agenti di conservazione e trasmissione. Il corpo, tuttavia, richiede l'intervento di intermediari come l'acqua, il sale, l'aria, la luce e così via.
Il suo lavoro è stato esposto in diverse sedi, tra cui PS120 e Diskurs a Berlino e in Cina, oltre che ai Rencontres de la Photographie d'Arles (2021) e al Poush Manifesto (2022).