Clédia Fourniau
Clédia Fourniau vede il suo lavoro come un'archeologia di strati colorati, trasparenza e luce, in cui la pittura si interroga sul rapporto tra il corpo e lo spazio e sulle condizioni di percezione e ricezione di un'immagine.
Lavora in piano e accompagna il materiale liquido sollevando le tele tese su pannelli di legno. Colorati nella massa, gli strati ottenuti da coloranti e inchiostri acrilici sono mescolati in modo casuale. Vengono poi fissati in una resina poliuretanica (comunemente usata per verniciare gli scafi delle barche). Il poliuretano conferisce al dipinto una lucentezza che riflette lo spazio circostante come in uno specchio.
La tavolozza elettrica gioca su questa ambiguità dell'opera, tra un pezzo di oreficeria e un blocco radioattivo. Le opere di piccole dimensioni possono essere collocate come un libro in una biblioteca: chiunque può toccarle e guardarle. In questo modo, l'artista mette in discussione il gesto e la natura dell'opera "tra pittura in volume e scultura piatta".
Il processo è già all'opera e il risultato formale non è l'unica questione. Clédia Fourniau non cerca di fissare o terminare un quadro, per cui l'all-over è fatto interamente di sovrapposizioni, di pentimenti senza fine. In un lavoro sempre seriale, quasi in linea di produzione, le tele sono prodotte simultaneamente e referenziate da un numero di serie, come esemplari di un esperimento.
Biografia
Clédia Fourniau è nata nel 1992. Vive e lavora a Parigi.
FORMAZIONE
- 2021 / Diplôme National Supérieur d'Arts Plastiques (DNSAP), ENSBAP.
- 2016 / Diploma nazionale delle arti e delle tecniche (DNAT), ENSBAP.
- 2011-2013 / Space Design BTS presso la scuola Olivier de Serres (ENSAAMA), Parigi.
- 2010-2011 / MANAA presso la scuola Olivier de Serres (ENSAAMA), Parigi.